Move è una realtà giovane che vanta, all’interno del suo organico, professionalità ed esperienze
pluriennali nella conoscenza di tecniche d’avanguardia nel trattare le resine.
La proposta dell'azienda è quella del prodotto irripetibile, il “pezzo unico” che nasce dalla ricerca e
dalla collaborazione creativa con i suoi clienti.
Tecnicamente Move abbandona l'uso dello stampo e decide di plasmare le resine manualmente,
a freddo, producendo quindi veri e propri oggetti handmade
La composizione chimica della resina utilizzata da Move ha la particolare duttilità per cui anche
sottoposta a processo di significativo riscaldamento, riprende sempre la sua forma originale.
La resina qui presentata è un materiale inodore, ignifugo, molto resistente alle alte e basse
temperature.
Si presenta trasparente sia nella forma liquida che nella forma solida e non subisce processi di
invecchiamento/ingiallimento perché non reagisce ai raggi UV; inoltre la sua capacità di miscelarsi
con pigmenti, paste e cariche metalliche non pone limiti alla creatività nella scelta del colore, il
quale, come già dimostrato, non subisce alcuna variazione tonale col passare del tempo.
Move si proietta dunque verso un nuovo modo d’intendere il prodotto artigianale, sia questo un
lampadario, una parete, un pavimento, un oggetto o un’idea ancora da incontrare.
In questa prospettiva occorre infine ricordare alcune importanti Case History dell'azienda: la parete
Spugna, ingegnierizzata a partire dal progetto originale di Rem Koolhas per il concept-store di
Prada a Beverly Hills; il progetto Tenda, un intero wall realizzato in resina ondulata, “come una
tenda” per gli stores Prada e MiuMiu in Europa, Asia, Medioriente. O sempre per Prada gli
elementi d'arredo e di interior-design per la sede della Maison in Giappone, su progetto di Herzog
& De Meuron. E per finire la pavimentazione e il rivestimento “effetto onice” per la boutique Giorgio
Armani in via Montenapoleone a Milano.
Visibili sul sito aziendale, queste realizzazioni (tra le molte) dimostrano una volta di più come la
materia possa piegarsi così straordinariamente alla forza della creatività.
“Solo il movimento dell'immaginazione dà calore alla materia”
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